Vermicelli alle biete depresse (della domenica a casa a sorpresa)

… perchè la domenica si va dalle nonne, sempre! da che Fra è Fra, da che io e mio marito siamo marito e moglie, da che questa casa è la nostra casa, la domenica si va dai nonna… apparte casi eccezionali, solitamenti già previsti e organizzati…
Già!
Ma metti che il mio bambino ha l’ennesimo raffreddorone dal mese di febbraio… che si tramuta in febbre durante la notte… che fai?? Mica lo posso prendere e scarrozzare in giro malgrado la febbre!?  E quindi, niente… cara casetta a sorpresa!! E ci piace eh…. ma che cucino? Il frigo è deserto (ma per davvero) in attesa della spesa del lunedi… ma sento da laggiu’ una triste vocetta… “ioo, iooo … prova con me”.
4 foglie di una triste bietola … quasi appassita ed un pezzo di porro.. porelli! Che fai?? Non tenti di rianimarli?
E vada per la rianimazione:

Ingrdienti (per due adulti e un bambino raffrddato… ma mangione)
210 gr di vermicelli
4 foglie di bietola (la mia era depressa.. ma non credo possa essere una caratteristica da tenere in considerazione)
mezzo porro (depresso pure lui)
Oliio Extravergine di oliva
sale e pepe q.b.
una spolverata di noce moscata
due cucchiai di parmigiano grattugiato
un cucchiaio di farina
Prendere amorevolmente le bietole depresse, cercare prima di rianimarle e poi …tagliarle finemente… fare la stessa cosa col porro.
Mettere in una padella con un po’ d’olio il porro, farlo soffriggere poco poco e aggiungere la bietola; farli stufare per qualche minuto, girandoli evitando che si brucino; dopo un paio di minuti aggiungere un romaiolo di brodo vegetale caldo (fatto sempre col solito dadino di  mamma…) sale e pepe q.b. e lasciare sul fuoco finchè il liquido non si sara’ ritirato. Una volta ritirato il liquido aggiungere mezzo bicchiere di latte, un cucchiaio di farina due bei cucchiai di parmigiano grattugiato e una spolverata di noce moscata.
Lasciar cuocere ancora un mi minuto, scolare la pasta e saltarla in padella nella crema ottenuta.
Vi garantisco, che le bietoline depresse hanno reso il loro risutato… la noce moscata ci stava una meraviglia… e la farina, ingrediente segreto di nonna è stata la ciliegina sulla torta! Da rifare!!  magari la prossima volta le chiamo in causa prima, le bietoline… cosi’ evito loro la depressione… ed evito a me la rianimazione!! 😀

Rispondi a Genny Annulla risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>