di riso e tulipani…

Io mi chiedo come mai, mi succede spessissimo di pensare ad un post con il suo filo logico, e poi ritrovarmi casualmente a dovergli dare tutt’altra linea… per esempio, questo post doveva parlare della farina di riso che risiedeva in dispensa più o meno da Natale, da quando indecisa sul da farsi per la torta della scuolina che rispettasse i canoni della celiachia ho fatto ricadere la scelta sull’altro pacco di farina; doveva parlare di come questa farina fosse in attesa di una ricettina speciale… di come questo stampo coi miei fiori preferiti fosse capitato quasi a dire alla farina “usami usami” …

La ricerca del significato dei tulipani poi … mi ha fatto cambiare rotta, ha dirottato i miei pensieri in un percorso tutto romantico e pieno di cuoricini… neanche fosse san valentino o chissà quale anniversario…. mi ha catapultato in un album di foto, in un bouquet di nozze in manciate di riso su noi tre…. in ricordi non così lontanti, in profumi e colori che chi se li scorda!?… i tulipani bianchi col riso è sembrata a quel punto l’accoppiata perfetta… e non c’è stato poi tanto bisogno di spiegare ancora…

Perchè è d’amore che parlano i tulipani, pare! … e con amore ho fatto questa torta bella come i tulipani col sapore del riso … tutta per loro…

ma diamo a Cesare quel che è di Cesare … e tanto è vero che lo stampo coi fiori piu’ belli del mondo è di  Silikomart quanto è vero che la ricetta che profuma e ha sapore d’amore l’ho rubata dritta dritta da questo blog di “Ricettina”

Ingredienti (per lo stampo coi tulipani 260 mm)

150 gr di burro a temperatura ambiente

225 gr di zucchero

qualche goccia di aroma di vaniglia

4 uova e un tuorlo

200 gr di yogurt bianco

300 gr di farina di riso

1 bustina di lievito

1 pizzico di sale

Procedimento
Montare gli albumi a neve e lasciare da parte. Lavorare il burro con lo zucchero, unire i tuorli delle uova poi lo yogurt, la farina, il lievito, la vaniglia e il sale. Aggiungere in ultimo gli albumi cercando di incorporarli senza smontare il composto .

Cuocere per circa mezz’ora a 180° C (verificando con la prova stecchino)

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