oh Pellegrinooo, s’era detto ‘n pentola mica ni’ppiatto!!

Mi sono innamorato di Pellegrino!!

Pellegrino non è solo l’uomo immagine (altro che tronista) del cibo…. Pellegrino parla esattamente come parlava la mia bisnonna Maria!

A Pellegrino gliè venuto i mal di corpo dopo aver mangiato i minestrone (Maledetto minestrone, non lo buscheri più!) …  che è comunque meglio del colera!

Io lo amo Pellegrino, quando dice che la padella è l’Arnese che in cucina si presta a molte belle cose… Io lo amo Pellegrino… lui parla davvero come la mia nonna Maria!

Pellegrino ce l’ha col baccalà … (mica solo col minestrone livornese!) … ho capito che a Pellegrino il baccalà mica gli piaceva poi tanto se esordisce così in una delle ricette: “Si tratta sempre di baccalà, quindi non vi aspettate gran belle cose; però, preparato in questa maniera sarà meno disprezzabile del precedente;”

Io lo amo Pellegrino… ma amo anche il baccalà … e siccome amo da morire anche la pentola a pressione… e siccome Pellegrino dice chiaramente che La padella è l’arnese che in cucina si presta a molte belle cose ma il baccalà a me pare vi trovi la fine più deplorevole perché, dovendo prima esser lessato sai che vi dico….

io partecipo al contest di Genny in collaborazione con Lagostina


con la ricetta 512. BACCALÀ IN SALSA BIANCA

(… e mi appello alla compassione della giuria facendovi presente che la mia pentola a pressione cade a brandelli.. e che la padella è l’arnese che in cucina si presta a molte belle cose; ma il baccalà a me pare vi trovi la fine più deplorevole…)

  • Baccalà ammollito, grammi 400.
  • Burro, grammi 70.
  • Farina, grammi 30.
  • Una patata del peso di circa grammi 150.
  • Latte, decilitri 3 ½.

Lessate il baccalà e nettatelo dalla pelle, dalle lische e dalla spina. Lessate anche la patata e tagliatela a tocchetti. Fate una balsamella col latte e la farina e quando è cotta uniteci un poco di prezzemolo tritato, datele l’odore della noce moscata, versateci dentro la patata e salatela. Poi aggiungete il baccalà a pezzi, mescolate e dopo un poco di riposo servitelo che piacerà e sarà lodato. Se non si tratta di forti mangiatori potrà bastare per quattro persone. Per adornarlo un poco potreste contornarlo con degli spicchi di uova sode.

Ho riportato il testo del mio amato Pellegrino … perchè solo l’idea di riscriverlo con le mie deplorevoli parole mi turbava…. annoto pero’ le modifiche apportate come avrebbe raccontato la mia cara nonna Maria:

1) i baccalà l’ho lesso (proprio verbo avere + lesso)  in quì tegame coi coperchio che fischia, l’ho messo nì cestello c’ho messo du’ bicchieri d’acqua e ce l’ho tenuto per 8 minuti dall’inizio dì fischio (non di piu’ eh perchè si sa, il baccalà l’è come l’ova piu’ che coce e piu’ s’assoda)

2) la patata uguale, l’ho lessata sempre in quì tegame lì, con la solit’acqua ma per un pochino di piu’, almeno 10/15 minuti.

3) se avessi avuto i burro in casa la balsamella la mi sarebbe venuta come iddio comanda… ma un ce l’avevo! Siccome io un m’arrendo mica facile… ho messo ai posto di burro 2 cucchiai d’olio… e vi dirò… questa balsamella l’è venuta proprio bonina…..

4)  lui c’ha messo i sale nella balsamella… voi prima assaggiate prima i baccalà quando l’è lesso…. 😉

Ovvia pero’ ora pellegrino sorti di costi…. su!!!

Rispondi a Annalisa Annulla risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>