Dessert

Felice brillava nel cielo sereno …

A dire il vero non lo so come si torna in un posto dove da tanto non si rimette mano, ma si torna, che tornare è sempre bello…

Sono stati mesi intensi, bellissimi… con un finale radioso, tutto azzurro… ma non solo azzurro, pieno di colori… di gioia!

… ecco appunto, non lo so come si annuncia un ritorno, e un’arrivo così bello… quindi qui lo lascio fare ad una foto, ad una filastrocca e ad una ricetta tratte da un libro speciale… una ricetta semplice semplice, per una torta da mangiare a colazione… tutti attorno ad una tavola… la stessa… ma stavolta in QUATTRO*

Felice brillava nel cielo sereno
Un variopinto arcobaleno.
Poi i suoi colori iniziarono a volare
Per andare in giro a colorare
Strade, piazze, chiese e campanili,
Spiagge, case, tetti e cortili.
Il bianco, in testa a tutti quanti,
Buttava a terra stelle filanti,
Il rosso rubicondo e sorridente,
Voleva divertirsi e non far niente,
Il nero era debole di vista,
E inoltre era un vero pessimista,
Il marrone il gruppo comandava,
E di continuo brontolava,
Mentre al contrario il viola
Non diceva nemmeno una parola,
In compenso il verde straparlava,
Mentre il cielo tutto intero colorava,
Il blu nella sua tuta sportiva,
Dipingeva il mare dal largo alla riva,
Il rosso litigava con il giallo
Su chi dovesse colorare il corallo,
Il rosa con la piccola Alice
Giocava felice.
“Fermi tutti” disse il marrone,
“Ora dobbiam fare una riunione!
Il bianco deve tinger le nuvolette,
Farle chiare chiare e ben perfette.
Il rosso deve tenersi pronto,
E colorare un magnifico tramonto.
Il giallo disegnerà un manto lucente,
Sulle chiese le case e sulla gente.
L’azzurro deve fare bello il mare,
Così i bimbi dentro potran nuotare.
Il nero deve fare solo puntini,
Dipinger occhi ai grandi e ai piccolini.
Il verde deve trasformare il prato,
E renderlo bello vellutato.
Quanto al compito del rosa,
E di pennellar la sposa.
Il viola e il blu,
A testa in giù,
Devon far presto e terminare tutto il resto”.
Tutti canticchiando,
All’opera si misero pennellando:
Il blu e il viola nel cielo,
Il rosa sul velo,
Il giallo sui palazzi…
E così via come pazzi!

TORTA MARMORIZZATA (dosi per uno stampo di 25 cm diametro)
125 g di burro
4 uova
1 bicchiere circa di latte
150 g di zucchero
200 g di farina
100 g di fecola
1 bustina di lievito per dolci
La scorza grattugiata di un limone
1 cucchiaio di cacao amaro
Zucchero a velo
Un pizzico di sale

Procedimento
Imburrate e infarinate una tortiera di 20 cm di diametro.
Ammorbidite il burro, aggiungetevi lo zucchero e sbattetelo molto bene ottenendo una crema; incorporate i tuorli mescolando, quindi le farine assieme al lievito, la scorza grattugiata di un limone e il latte.
Amalgamate bene, vi risulterà un composto abbastanza consistente.
A parte montate con un pizzico di sale gli albumi fino ad ottenere una massa soffice e soda, aggiungeteli al composto mescolando molto delicatamente.
Quando il tutto é ben omogeneo dividetelo in due parti e a una aggiungete un cucchiaio di cacao amaro.
Versate i composti nella tortiera alternandoli tra loro. Infornate a 190 *C e lasciate cuocere per 35-40 minuti. Quando la torta è pronta mettetela su un piatto, lasciatela raffreddare, cospargetela di zucchero a velo e servitela.

Tratta da PAPPE MAGICHE di Carmela Cipriani

(E chissà se quel giorno, chi ha messo questo libro nella scatola ha immaginato anche solo per un attimo che nei giorni in cui la scatola arrivava da me sarebbe iniziato un nuovo tutto, chissà …)

*che è piccino piccino, ma già sta a tavola con noi… e ci guarda… e sorride… e sorridiamo.

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